Decreto Crescita favorisce i fondi privati della Sanità: FALSO!

Un articolo di un blogger de “il Fatto Quotidiano” spara una fake news sul Decreto Crescita.Il decreto crescita agevolerebbe i fondi privati della sanita. FALSO

Il blogger del Fatto Quotidiano avrebbe dovuto attendere che il sangue defluisse dagli occhi, prima di scrivere queste sciocchezze sul Decreto Crescita.

Un articolo su un blog annesso al Fatto Quotidiano ha dell’incredibile già a partire dal sensazionale titolo:

Sanità, il decreto Crescita tratta i fondi privati alla stregua di un oratorio. E li favorisce

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Nel Decreto crescita, messo a punto dal governo Conte e appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale (30 aprile n° 34), è contenuto un articolo che dubito garantirà al nostro paese la crescita economica auspicata, mentre so con certezza che esso garantirà la crescita della speculazione finanziaria, l’impoverimento di patrimoni collettivi come la sanità pubblica. Con questo mi riferisco alla sua privatizzazione, l’ingiustizia e il parassitismo sociale, cioè le culture immorali di chi fa profitto e non vuole pagare le tasse a spese dei diritti della gente e dell’intera collettività.

Nientedimeno?

Allega pure l’immagine della norma contenuta nel Decreto

Per cui il signore in questione ha già capito tutto.

Siccome dopo la parola “religiose” è inserito “assistenziali” e partendo dal presupposto che “assistenziale” significa “sanità” ha tratto le sue conclusioni.

Sbagliate, ovviamente.

La norma modificata dal Decreto Crescita

L’articolo 148 del DPR 22 Dicembre 1986, n° 917 tratta di agevolazioni fiscali. Ecco il terzo comma coordinato con la modifica tratto dal sito Normattiva

Risulta già evidente che:

  • Si tratta delle sole Associazioni Assistenziali
  • Per prestazioni svolte nei confronti degli iscritti

Associazioni assistenziali

Le Associazioni assistenziali non sono “fondi di sanità privata”.

L’elenco degli Enti Assistenziali riconosciuti pubblicato dalle Prefetture fornisce una indicazione sul significato.

Da sottolineare che l’elenco presenta gli Enti assistenziali. Quindi è pure da verificare quali siano costituiti in forma di Associazione.

Troviamo, ad esempio:

  • L’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e del Lavoro
  • L’Associazione degli Artiglieri, dei Carabinieri, della Polizia eccetera
  • Il Dopolavoro dei ferrotranvieri, quello dei postelegrafonici e quasi tutte le associazioni dopolavoristiche di livello nazionale

Questa è la tipologia di Associazioni assistenziali. Cosa c’entrerebbero con i fondi privati della Sanità?

Attività assistenziale di alcune Associazioni

Basta considerare le attività dei “dopolavoro” per comprendere che “assistenziale” non ha nulla a che vedere con la sanità.

Si tratta di contributi per protesi, per occhiali, ma anche per viaggi studio dei figli degli iscritti.

E comunque l’agevolazione è limitata alle sole prestazioni rese ai soci.

In ogni caso il blogger ha sbandato di brutto anche sull’agevolazione.

Il regime fiscale delle Associazioni assistenziali

Le Associazioni assistenziali godevano già di un trattamento fiscale agevolato prima che con il Decreto Legislativo 117/2017 venissero eliminate.

Si tratta della riforma del Codice del Terzo Settore.

L’agenzia delle Entrate aveva chiarito che l’eliminazione delle agevolazioni avrebbe avuto decorrenza con l’anno fiscale 2018.

Quindi con la dichiarazione dei redditi 2019.

Il Decreto Crescita, adesso, non fa altro che ripristinare quel regime fiscale eliminando una stortura introdotta dai Governi Renzi e Gentiloni.

Prima di parlare e (peggio ancora) scrivere occorrerebbe capire quale sia l’argomento.