Scioglimento delle Camere? Impossibile. C’è una maggioranza

Il Presidente Mattarella si è incartato con il veto al Prof Savona. Adesso, infatti, lo scioglimento delle Camere, ad esempio, non è possibile. Ha creato un “loop”.

scioglimento delle camere impossibile

Mattarella ha creato un garbuglio istituzionale inestricabile. Non gli piace la maggioranza parlamentare, ma siccome c’è, non può procedere allo scioglimento delle Camere.

Se si vuole la prova “plastica” del fatto che Sergio Mattarella non poteva mettere il veto “politico” sul Prof, Savona, basta vedere il “cul de sac” in cui si è infilato.

Ho già scritto che con quel veto Mattarella non ha rispettato la Costituzione.

Ho anche scritto che ci sono i presupposti per l’accusa di attentato alla Costituzione.

La discussione relativa allo scioglimento delle Camere potrebbe concludere il quadro dell’attentato alla Costituzione (se non di più),

Nel post Messa in Stato di Accusa per Mattarella. Attentato alla Costituzione ho accennato al fatto che il Presidente Sergio Mattarella intenderebbe sciogliere le Camere.

La cronologia

Vediamo i passaggi che condurrebbero a questo.

Dopo aver fatto fallire la possibilità di Governo Movimento 5 Stelle Lega, ha proposto un “Governo del Presidente.

Ma una maggioranza parlamentare c’è e non voterà questo Governo che, quindi, non potrà ottenere la fiducia.

Questo spinge le altre forze politiche a disimpegnarsi dal votare la fiducia a un Governo brevissimo e costituito da tecnici che, verosimilmente, adotterebbe misure non proprio popolari.

Pertanto, il “Governo del Presidente” corre il serio rischio di vantare un triste primato: zero voti favorevoli.

Sarebbe una bocciatura, di fatto, dello stesso Presidente della Repubblica.

Dopo di che si andrebbe allo scioglimento delle Camere.

Ma l’ipotesi è impossibile.

I Poteri del Presidente della Repubblica

Come già chiarito, il Presidente della Repubblica può (e deve) porre il veto su candidati Ministri in caso di accertata incapacità o indegnità.

Il Presidente NON PUÒ porre veti politici basati sulla difformità rispetto alle sue idee.

Può, ovviamente, contestare singoli punti di programma nel caso in cui questi presentassero evidenti incompatibilità con il dettato Costituzionale.

In ogni caso, il suo potere di controllo (sempre e solo sulla coerenza con la Costituzione) sui singoli atti governativi e parlamentari utilizzando l’istituto del “rinvio con messaggio”.

Tutto questo è pacificamente indicato in tutti i manuali di Diritto Costituzionale su cui studiano gli iscritti a Giurisprudenza.

Anche i costituzionalisti hanno studiato su quei testi. Alcuni li hanno pure scritti, eppure nel nostro caso ci sono alcuni costituzionalisti che giustificano l’operato del Presidente Mattarella.

Siccome, però, la Costituzione ha una struttura armonicamente logica, quel grave errore del Presidente della Repubblica non poteva non produrre altri effetti.

Con buona pace di giornalisti e costituzionalisti che difendono l’operato del Presidente della Repubblica, c’è la prova del grave errore.

E la prova sta nei suoi effetti.

Scioglimento delle Camere? Scherziamo?

È noto che il Presidente della Repubblica, in caso di crisi, debba strenuamente ricercare una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un Governo.

Sciogliere le Camere è solo l’ultima ratio:

La dottrina è ampiamente concorde nel ritenere che lo scioglimento debba essere limitato alle ipotesi di «blocco del sistema» con riferimento alle situazioni in cui non si prospettano soluzioni di Governo alternative. Lo scioglimento anticipato delle Camere costituisce l’ultima ratio: solo quando non sia possibile uscire in altro modo dalla crisi è possibile farvi ricorso. (Università di Torino: Il potere di scioglimento anticipato delle camere – Mastropaolo pag. 9 con bibliografia unanime)

 

È tuttavia generalmente condiviso l’assunto secondo cui il Presidente della Repubblica non può disporre lo scioglimento al solo fine di mutare la maggioranza e di dar corso a un indirizzo politico presidenziale (Camera dei Deputati: Lo scioglimento delle Camere nella Costituzione italiana – Cerchi – pag. 5)

Ora, la maggioranza parlamentare esiste. È già pronta, è pronto un programma già firmato e una squadra di Governo.

Tanto c’è una maggioranza parlamentare definita e coesa che si è già organizzata: Governare, di fatto, dal Parlamento, presentando proposte di Legge e approvandosele anche contro il parere e le politiche del Governo.

Quindi le Camere non possono essere sciolte.

Ma se il Presidente Mattarella dovesse riproporre il veto su qualche nome della squadra di Governo, si tornerebbe allo stato attuale.

Insomma, il Presidente Mattarella è riuscito a entrare in un circolo vizioso.

Perché una cosa è certa: lo scioglimento delle Camere in costanza di una maggioranza parlamentare avrebbe connotati davvero oscuri.