Maniero e Fucci sindaci M5S coinvolti da Pizzarotti?

Anche Maniero sindaco di Mira (VE) fra gli indagati del M5S. Che le eventuali responsabilità siano dell’amministrazione Michele Carpinetti sindaco PD di Mira dal 2007 al 2012 è un dettaglio.

Alvise Maniero sindaco M5S di Mira (VE)

Alvise Maniero sindaco M5S di Mira (VE)

In alcuni casi gli avvisi di garanzia ai sindaci 5 Stelle nascono da responsabilità dei sindaci PD che li hanno preceduti. Fra gli altri, il caso di Alvise Maniero Mira (VE) e di Fabio Fucci di Pomezia (RM).

Il “buon” Federico Pizzarotti “tende la mano”. Per la terza volta, dice lui. La prima essendo quando “si degnò” di rispondere che non avrebbe risposto a mail anonime.

Ovviamente dimenticando che a quello stesso indirizzo mail lui stesso aveva inviato la documentazione (certificato penale e dei carichi pendenti) quando si candidò.

Dimenticando, pure, che pochi giorni fa il padre Claudio – candidato M5S a Castellarano (RE) – ha inviato analoga documentazione all’identico indirizzo.

Ciascuno ha la sua idea del tendere la mano, ovviamente.

Il problema posto dallo staff del MoVimento è: “perché hai tenuto nascosto fino a maggio un avviso di garanzia che ti è arrivato a febbraio?”, ma il buon Federico Pizzarotti – fingendo di non capire – contrattacca: “… e allora Nogarin? … e allora Fucci? …e allora Maniero?”

…E allora facciamo chiarezza.

Che gli avvisi di Nogarin e di Pizzarotti (per quanto se ne sa di quest’ultimo) siano atti dovuti ne ho già scritto.

Restano Fabio Fucci sindaco di Pomezia e Alvise Maniero sindaco di Mira.

Fabio Fucci:

L’avviso non riguarda alcun reato amministrativo. Fucci è stato querelato dalla titolare di una agenzia di pompe funebri (la signora Tartaglia) per aver sostenuto che occorre avere rispetto verso i defunti.

La circostanza: l’agenzia aveva garantito una tumulazione in orari in cui il cimitero di Pomezia era chiuso. Il procedimento è stato già archiviato, ma la signora insiste nella sua versione dei fatti adducendo alcuni stralci dell’ordinanza di archiviazione fra cui (riporto testualmente incluse le sottolineature)

pur volendo ritenere dimostrato che i fatti si sono verificati con le modalità indicate in denuncia da Tartaglia Monica e non secondo la diversa ricostruzione operata dall’indagato, Sindaco del Comune di Pomezia, nella propria memoria difensiva

Ovviamente la signora omette di evidenziare proprio quella parte del periodo che rende la frase “subordinata concessiva”.

Pur volendo ritenere dimostrato” scrive il Giudice. Ciò significa, quindi, che non risulta sia dimostrato che i fatti si siano svolti come rappresentati dalla querelante e che comunque, anche a volerne ipotizzare la loro dimostrazione, … non si sa perché la signora omette la frase conseguenziale ma, se la lingua italiana non è una opinione, è lecito ipotizzare che “pur volendo ritenere dimostrato…” gli effetti della non sussistenza degli estremi di querela permarrebbero.

Pizzarotti, fattene una ragione: per Fabio Fucci non era stato ipotizzato un reato amministrativo come per te, per Nogarin e per Maniero (per quest’ultimo anche penale, ma … vediamo appresso).

Quindi la tua “chiamata a correo” mi ricorda tanto la chiamata a correo di Craxi nel processo tangentopoli.

Passiamo ad Alvise Maniero.

La vicenda: 19 Luglio 2012 un ragazzo si è arrampicato di notte sul tetto della piscina comunale in ristrutturazione, si è messo in piedi sul lucernario il quale (ma pensa un po’) si rompe. Il ragazzo fece un volo di circa 40 metri finendo sul fondo della piscina vuota. Il ragazzo è rimasto tetraplegico.

Il PM aveva chiesto l’archiviazione del caso perché il ragazzo non avrebbe dovuto entrare nel cantiere, ma il GIP ha disposto l’imputazione coatta.

Non entro nel merito della decisione del Giudice che, probabilmente, è corretta, anche per fornire ai genitori del ragazzo tutti gli strumenti per valutare in modo imparziale, ma anche a voler ammettere che ci siano state colpe del Comune, occorre ricordare che Alvise Maniero è stato eletto al ballottaggio celebrato il 21 maggio 2012 e che il Consiglio Comunale si è insediato alle ore 19.00 del 7 giugno 2012 (solo 42 giorni prima dell’incidente)

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Pochi giorni prima dell’incidente c’era pure stata l’ispezione SPISAL (Servizio per la Prevenzione, l’Igiene e la Sicurezza degli Ambienti di Lavoro).

Quando un Ente Pubblico appalta un lavoro nomina un responsabile del procedimento, un direttore dei lavori, un responsabile per la sicurezza che, per conto dell’Ente, vigilano affinché le normative vengano rispettate dall’appaltatore.

Maniero non è neppure entrato nel procedimento e non si può certo attribuirgli responsabilità per un incidente accaduto dopo appena 42 giorni dall’insediamento.

L’appalto e le nomine (direzione lavori, responsabile sicurezza etc etc) erano state disposte dall’amministrazione del sindaco precedente Michele Carpinetti (PD).

Pizzarotti, che sostiene che si siano adoperati più pesi e più misure, finge di non capire che occorre che il Movimento (come qualsiasi altro soggetto politico) conosca la situazione penale dei propri rappresentanti nelle istituzioni.

Occorre che le conosca per poter valutare se chiedere un passo indietro (o sottrarre l’uso del simbolo).

Federico Pizzarotti sa bene che il problema non sta nell’avviso di garanzia in se, ma nell’averlo tenuto nascosto adducendo improbabili motivi di privacy dei coimputati.

Peraltro a me personalmente permane un dubbio: Pizzarotti ha taciuto di un avviso di garanzia per tre mesi. E se ce ne fossero altri di cui non parla?

Che a Pizzarotti piaccia o meno, spetta al Movimento 5 Stelle valutare se un caso giudiziario può o meno inficiare il rapporto di fiducia fra il portavoce e il Movimento stesso.

Così è. Pizzarotti se ne faccia una ragione. Condivido parola per parola l’analisi di Davigo

 

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