Berlusconi compatta il Nazareno a Roma

A Roma Berlusconi compatta il Nazareno e il partito unico trova “la quadra”.

Berlusconi compatta il Nazareno a Roma

Stando alle analisi dei sondaggi, non poteva continuare a puntare su Bertolaso e a Roma Berlusconi compatta il Nazareno su Marchini. Se la Meloni si ritirasse sarebbe la quadratura del cerchio.

Già nel Novembre 2014 – nel post “Patto del Nazareno: Berlusconi conferisce Forza Italia nel PD” – scrivevo che

Berlusconi ha già posto Forza Italia in “liquidazione e conferimento” a Matteo Renzi.

Ho continuato a sostenere che il Patto del Nazareno fosse vivo e vegeto anche quando in tanti sostenevano che fosse finito.

Ho continuato a sostenere che le liti con Angelino Alfano e la spaccatura di Verdini fossero solo una sceneggiata.

Pian piano emergono fatti che provano che la mia realtà era concreta e tutt’altro che virtuale.

Nel gennaio 2015 mi sono chiesto quanto l’elezione di Sergio Mattarella fosse il naturale frutto di quel patto.

Il 26 Aprile, da Affaritaliani.it le conferme più eclatanti: dal Governo Renzi un fiume di denaro verso Mediaset.

Il 28 Aprile Berlusconi molla Guido Bertolaso (che si ritira) nella corsa per Roma e “converge” su Alfio Marchini.

Esaminiamone gli scenari e i perché.

A Roma i candidati di “centro destra” erano innumerevoli anche e sopratutto per le fratture create da Berlusconi. Si può ipotizzare che fosse un primo passo per accertarsi delle probabilità di vittoria di Roberto Giachetti, il renzianissimo candidato PD?

Ma Giachetti non convince. Il PD sconta (giustamente) il pesante coinvolgimento in “Mafia Capitale”. Coinvolgimento, peraltro, condiviso in quasi tutte le realtà locali in cui si sono svolte indagini sulla mafia.

Giachetti ha poche probabilità di arrivare al ballottaggio, anzi, a sentire Ignazio Marino, Roberto Giachetti sa già di perdere e per questo non si è dimesso da parlamentare-

Giorgia Meloni ha molte più probabilità di arrivare al ballottaggio insieme a Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle e a quel punto la vittoria di Virginia Raggi sarebbe praticamente scontata.

Scenario improponibile ed ecco la mossa con cui Berlusconi compatta il Nazareno: Si ritira Guido Bertolaso e si converge su Alfio Marchini.

Alfio Marchini, il candidato di Angelino Alfano, di Pierferdinando Casini (genero di Caltagirone, non dimentichiamolo) e perfino di Gianfranco Fini. Di fronte ad Alfio Marchini, anche Storace ritira la sua candidatura per sostenerlo. E resta da vedere che farà Denis Verdini.

Com’è che Berlusconi supera gli antichi attriti con Alfano, con Casini, con Fini e, forse, con Verdini?

Per averne chiave di lettura, occorrerebbe, forse, tenere presente che a Milano e altri centri gli attriti sono già superati.

Fatto è che adesso Alfio Marchini fa un balzo in avanti, sostituisce Giachetti al terzo posto nei sondaggi e tallona Giorgia Meloni.

Marchini, con il suo passato “comunista” (soprannominato “calce e martello”) può benissimo pescare nell’elettorato di sinistra. Basta far dimenticare che dietro di lui ci sono Alfano e sopratutto Casini con le lobby dei palazzinari che gli stanno dietro (Caltagirone) e il gioco è fatto.

Al momento i sondaggi concordano sul fatto che Virginia Raggi arriva al ballottaggio e Giorgia Meloni avrebbe ancora ottime probabilità di arrivare al ballottaggio con la Raggi, ma mentre quest’ultima godrebbe dell’assenza di candidati a sinistra e al centro, Giorgia Meloni è troppo a destra.

Il “rischio” che la Raggi vinca è ancora incombente.

Il prossimo passo sarà forse il ritiro di Giorgia Meloni?

Solo così le probabilità di vittoria di Marchini sarebbero concrete. E Alfio Marchini, non sarebbe la migliore alternativa a Roberto Giachetti, per Matteo Renzi?

Certo, sarebbe la dimostrazione che anche la “scissione” fra Meloni-Salvini e Berlusconi è solo una sceneggiata. Ma, d’altro canto, non sono riusciti ad apparire credibili nonostante in tutte le altre realtà proseguono d’amore e d’accordo?

Ancora una volta è Berlusconi a dirigere il gioco verso Renzi.

Ancora una volta, fingendo di “sparigliare le carte” Berlusconi e i suoi le stanno apparigliando per Matteo Renzi.

Ancora una volta Berlusconi compatta il Nazareno. Sulla testa di Roma.

Tutto cambi perché nulla cambi. Il Nazareno vive perché non è mai morto!