Enzo Bianco: la dura Amministrazione dell’antimafia

Inaugurazione della "strada degli artisti con Enzo Bianco, Mimmo Di Bella e Orazio Licandro

A destra Enzo Bianco con Mimmo Di Bella (al centro in nero) e Orazio Licandro in atteggiamento confidenziale (notare una mano sulla spalla e l’altra al braccio di Di Bella

Ma come dovrebbe il buon Enzo Bianco fare attenzione a chi ha accanto, impegnato com’è a inseguire gli obiettivi (sempre con l’identico sorriso stampato)? Meno male che ai litorali provvede Fabio Fraggetta.

Quando ero ancora in età da frequentare discoteche, a Catania la scelta era fra tre. Empire, McIntosh (che d’estate si trasferiva armi e bagagli ad Aci Castello in uno splendido giardino tropicale creato ad hoc: il Banacher) e il Divina.

Erano discoteche in cui si poteva stare tranquilli. Nulla sarebbe successo. I proprietari personalmente stavano all’ingresso a selezionare con occhio vigile. Mimmo Di Bella all’Empire, i fratelli Aronica al McIntosh-Banacher, i fratelli Padovani al Divina.

Poi ci fu qualche intoppo.

Nel maggio 1987 il pentito Filippo Lo Puzzo consentì di far spiccare 88 mandati di cattura. Mafiosi di ogni ordine, famiglia e grado in tutta Italia. In manette finì anche uno dei fratelli Aronica, Paolo, ma – si affrettano a precisare i magistrati – il ruolo di Aronica in tutta la vicenda è assolutamente marginale.

Problemi anche per i fratelli Padovani. Antonio, già arrestato nel 2000, secondo gli inquirenti sarebbe uno dei colletti bianchi vicini alla famiglia mafiosa catanese dei Santapaola, abile nelle operazioni su cui Cosa nostra e non solo avrebbero da anni puntato in maniera decisa per il riciclaggio di milioni di euro provenienti dalle più svariate attività illecite.

Nel 2013 venne arrestato nuovamente nell’operazione “Rischiatutto”. Sarebbe infatti il “re dei videopoker” e nel 2014 gli è stato confiscato un patrimonio di 45 milioni di euro, oltre a 16 società con sedi sparse da Catania fino a Roma e Modena, ma anche quote societarie, 40 depositi bancari, 8 autoveicoli, tra cui una Ferrari F355, una barca da 12 metri, oltre ad alcuni terreni dove erano state costruite due ville con piscina del valore complessivo di quattro milioni di euro.

Anche all’Empire c’era già stata qualche avvisaglia. Nel 2006 era già incappato in un primo sequestro (valore complessivo 53 milioni di euro) di aziende ed esercizi commerciali che erano direttamente o indirettamente controllati dalla cosca Pillera-Puntina. La notizia venne pubblicata dal quotidiano “La Sicilia” di Catania nel luglio del 2006.

Accade ora che a Enzo Bianco – ex Ministro degli Interni, oggi Sindaco di Catania – e a Orazio Licandro suo Assessore alla Bellezza (già, a Catania c’è pure un Assessore alla Bellezza!!!) viene in mente una genialata: promuovere una collaborazione pubblico-privato fra Comune di Catania, l’Accademia di Belle Arti, l’Associazione Artistica e Culturale Zen Art e niente meno che l’Empire per realizzare la “Strada degli Artisti” in via Zolfatai a Catania.

Per chi non lo sapesse (anche i catanesi non ne conoscerebbero l’esistenza se non fosse per l’Empire) via Zolfatai è una stradina di circa 70 metri nell’area delle ex raffinerie di Zolfo. Di fronte alla stazione ferroviaria, nella zona del Centro Firistico “Le Ciminiere” di viale Africa. Eccola:

Via Zolfatai a Catania, dove Enzo Bianco e Orazio Licandro hanno inaugurato la "Strada degli Artisti" con Mimmo Di Bella

Oltre metà del lato destro (nella foto) della strada è occupata dalla ex raffineria trasformata che ospita l’Empire

L'Empire in via zolfatai a Catania

La foto di testa in cui sono ritratti Enzo Bianco (PD), Orazio Licandro (ex deputato del Partito dei Comunisti Italiani e componente della Commissione Antimafia) e Mimmo Di Bella non è l’unica, né la meno imbarazzante. Sono le foto dell’inaugurazione della “Strada degli Artisti”. Dove, se non in via Zolfatai?

enzo bianco e di bella al bar Enzo Bianco e Di Bella si divertono

Poi quando Enzo Bianco si ritrova faccia a faccia con “l’arte” … si diverte proprio

enzo bianco e le signorine

Fosse stato in Cappadocia, forse avrebbe rifilato il dollarino nel reggiseno

enzo-bianco-ballerina-turchia

Chi volesse avere un quadro completo della serata può dare una occhiata alle foto che lo stesso Di Bella ha caricato su Facebook.

Pochissimi giorni dopo questa splendida serata “fra amici” (9 ottobre 2015), l’Empire viene definitivamente sequestrato (15 ottobre 2015) in quanto, nonostante intestato a terzi, apparterrebbe al presunto boss del clan “Puntina” Giacomo “Nuccio” Ieni.

L’Amministrazione comunale di Enzo Bianco, quindi, ha stretto una collaborazione con una impresa che, secondo i magistrati, appartiene alla mafia e questa appartenenza era nota anche all’opinione pubblica fin dal luglio 2006. Come fanno Enzo Bianco e Orazio Licandro a sostenere che “non sapevano”?

Ragionandoci, però qualcosa non torna. O Di Bella con la mafia non c’entra niente oppure avrebbe dovuto darsela a gambe alla sola menzione del nome di Enzo Bianco.

Porto un esempio: Nel 2012 le spiagge libere erano appaltate alla “Italia grandi eventi”. Il 30 maggio 2012, alla presenza dei bagnanti vennero sparati cinque colpi di pistola contro il titolare, Francesco Carlino. Poi una serie di atti vandalici: Torrette di salvataggio abbattute, bagni devastati, motorini dell’acqua distrutti, vetri rotti e porte staccate. Perfino il cancello di ingresso divelto “come fosse stato staccato da un camion”.

Ad aggravare la situazione, il Comune era in arretrato con i pagamenti. Il 6 Luglio 2012, quindi, Francesco Carlino di Italia Grandi Eventi rescisse il contratto col Comune di Catania.

Nel Giugno del 2013, però, Enzo Bianco venne eletto Sindaco di Catania. Da allora nessun problema.

Spiagge libere, solarium, parcheggi… tutti appalti vinti dalla ditta “Fraggetta Fabio  C. S.a.s.”, suscitando addirittura l’ira della potentissima famiglia Virlinzi:

secondo l’articolo 11 del contratto […] l’amministrazione avrebbe dovuto «inibire in maniera totale la sosta lungo il viale Alcide de Gasperi, piazza Europa, via Asiago – nel tratto dalla piazza a via Messina e in viale Ruggero di Lauria». Non solo invece, la sosta è consentita, ma nella parte superiore della piazza, quella vicino ai bar, ci sono le strisce blu; mentre sul lungomare un altro parcheggio. E non si tratta di un abusivo, come inizialmente era convinta Virlinzi.
La ditta Fraggetta Fabio & C. sas, infatti, ha avuto una concessione da parte del Comune per creare un parcheggio sul lungomare, accanto al lido La Battigia. Si tratta dell’autorizzazione numero 80 rilasciata il 19 giugno dell’anno scorso.

La ditta Fraggetta qualche libertà se la prende pure, ammettiamo.

Noleggiare sedie sdraio e ombrelloni in una spiaggia libera a occhio e croce non deve essere proprio regolare.

E neanche sostituirsi al Comune e “concedere” al Circo Orfei (con animali e carovane) lo spazio sul litorale sabbioso accanto la spiaggia libera n° 1.

Sono certo che nonostante le malelingue sostengano che il fratello di Fabio Fraggetta faccia parte della segreteria di Enzo Bianco, l’Amministrazione avrà aspramente redarguito la società concessionaria.

Certo … questi fatti sono avvenuti anche nel 2014 e non mi risulta che il contratto triennale sia stato rescisso.

D’altro canto, però, sparatorie e intimidazioni non se ne sono più verificate.

Enzo Bianco ha sconfitto la mafia, giusto?

Certo inquieta non poco che “a Za Rosa” (la zia Rosa) voti e faccia votare per Enzo Bianco. A za Rosa è la suocera di tale Carmelo Panebianco che a dire degli investigatori è uno degli esponenti più influenti del clan Mazzei (i carcagnusi)

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Io sono stata la prima a spartire tutti i voti (a cercargli i voti, n.d.r.) perché abbiamo avuto a piacere che il sindaco è il sindaco Bianco.

A meno che A Za Rosa si esprima col plurale maiestatis, chi sono gli altri di sua conoscenza che hanno cercato i voti a Enzo Bianco? Chi rientra in quel “abbiamo” con cui ha condiviso tale incommensurabile piacere?