La mente di Tsipras è in corto circuito?

La mente di Tsipras è in corto circuito o la Germania si appresta a vincere la guerra?

Copertina di “Liberation” del 13 Luglio 2015: “A che gioco sta giocando la Germania?”

La mente di Tsipras è in corto circuito o è un bugiardo matricolato? Come chi governa in Italia? E quale è il ruolo della Germania visto dall’estero?

Ieri Alexis Tsipras ha rilasciato una lunga intervista alla ERT, la TV pubblica greca.

Deve aver fatto uno strano effetto, visto che i commentatori:

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Questa è un’altra persona

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La Grecia è passata da Chavez a Lula in quindici giorni

Cosa non torna? Tsipras è un bugiardo come il nostro Matteo Renzi o la mente di Tsipras è in corto circuito? A deporre per la seconda ipotesi c’è il fatto che anche la moglie pare un po’ “frastornata” dal suo nuovo atteggiamento.

Scrive “The Guardian“:

In what a senior EU official described as an “exercise in extensive mental waterboarding” to secure Greek acquiescence to talks on a third bailout in five years worth up to €86bn (£62bn), the two leaders pressed for absolute certainty from Tsipras that he would honour what was on offer.

In ciò che una fonte diplomatica europea ha descritto come una “protratta pratica di waterboarding1 mentale” per assicurarsi l’arrendevolezza della Grecia nell’accettare il terzo bailout in 5 anni che vale fino a 86 miliardi di Euro, i due leader hanno incalzato Tsipras affinché “apprezzasse” l’offerta.

Secondo il funzionario, quindi per oltre 17 ore Tsipras è stato isolato dal resto del mondo e bombardato da Angela Merkel, Donald Tusk e François Hollande (poliziotti cattivi e poliziotto buono).

Oltre al fatto che effettivamente non è da escludere che la mente di Tsipras sia in corto circuito, ma che comunque ha tradito perfino le speranze del suo popolo, a che ci porta questo ragionamento?

Ci porta a dare una occhiata alla stampa straniera per capire che sta succedendo in Europa.

Giles Merritt, editore di Europe’s World: “Il problema del potere tedesco” – 22 Giugno 2015

Germany’s approach to policymaking on European affairs is often somewhat schizophrenic, by turns brutal and subtle.

L’approccio politico tedesco alle regole europee è spesso in qualche modo schizofrenico, a tratti brutale a tratti subdolo.

BloombergLa prova che la Merkel è la prevaricatrice economica dell’Europa” – 9 Luglio 2015

But this is how the EU really works: Germany is the monetary union’s dominant economy, and its chancellor is the region’s dominant leader, with virtual veto power over zonewide decisions. That puts the spotlight squarely on Merkel. And what it’s revealed, despite her calm but firm entreaties, is an economic bully.

Ma è così che funziona l’Europa: La Germania è l’economia dominante dell’unione monetaria, e la sua cancelliera è il leader dominante dell’area, con potere di veto su tutte le decisioni dell’eurozona. Questo mette in piena luce la Merkel. E viene rivelato che, a dispetto dell’aspetto calmo e fermamente supplichevole, è una prevaricatrice economica.

Bruce Ackerman (docente di legge e scienze politiche a Yale) sul New York Times del 9 Luglio 2015: “Il fallimento della visione tedesca

The Greek crisis represents the first real test of German leadership since World War II. Chancellor Angela Merkel of Germany has thus far flunked it, with tragic consequences for Europe.

La crisi greca rappresenta il primo vero test della leadership tedesca dalla Seconda Guerra Mondiale. La cancelliera tedesca Merkel, fin’ora, ha profondamente fallito, con conseguenze tragiche per l’Europa

Sempre dalle pagine del New York Times. Roger Cohen: “La questione tedesca torna alla ribalta”  13 Luglio 2015

Europe, once again at a moment of crisis, faces the quandary of how to deal with German power. The German Question is back.

Ancora una volta, nei momenti di crisi, l’Europa è di fronte al dilemma su come affrontare il potere della Germania. Riesplode la Questione Tedesca.

L’oggi è sempre più pressantemente paragonato al passato. La “Questione Tedesca“. La smania espansionistica tedesca.

A proposito della “Questione Tedesca”, anche Nino Galloni ne ha fatto cenno, in termini economici.

Ci piaccia o meno, i commentatori internazionali stanno seriamente valutando questo pericolo. Ciò che sta accadendo richiama il passato. Il parallelismo con le guerre di espansione tedesche è li, sotto il naso. Non possiamo più far finta di niente mentre i nostri governi e governanti agevolano il processo.

Che, peraltro, il “metodo economico” fosse una delle tecniche già studiate durante il Terzo Reich – il “Piano Funk” – è storia nota.

Proseguiamo con i pezzi del puzzle. Un blog politico-economico americano cui sono particolarmente affezionato: Zero Hedge propone una citazione dall’intervista di Tsipras di ieri sera: La Grecia non esiste più come Nazione Sovrana

GREEK PM TSIPRAS SAYS LENDERS GIVE A MESSAGE THAT IN COUNTRIES UNDER A BAILOUT THERE IS NO POINT IN HOLDING ELECTIONS

Il Primo Ministro greco Tsipras dice che i creditori (sarebbe più corretto tradurre con “usurai”, “cravattari”, ma mi tengo sul blando) hanno dato il messaggio che nei Paesi che accettano il bailout è inutile fare elezioni

Questo si inquadra perfettamente con altre due citazioni trovate nelle pagine di Zero Hedge.

La prima da una intervista al Ministro delle Finanze Tedesco Wolfgang Schäuble:

Schäuble: “We decided to arrive at a political union via an economic and currency union. We had the hope – and we still have it today – that the Euro will gradually bring about political union. But we’re not there yet, and that’s one of the reasons why the markets are distrustful.

Welt am Sonntag: So will the markets now force us into a political union? Schäuble: “Most member states are not yet fully prepared to accept the necessary constraints on national sovereignty. But trust me the problem can be solved.

Schäuble: Abbiamo deciso di arrivare a una unione politica attraverso una unione economica e monetaria. Avevamo una speranza e l’abbiamo oggi – che l’Euro porterà gradualmente all’unione politica. Ma non ci siamo ancora ed è per questo che i mercati sono diffidenti

Welt am Sonntag: Quindi saranno adesso i mercati a spingerci a forza verso una unione politica? 

Schäuble: Molti degli Stati membri non sono ancora completamente preparati ad accettare le necessarie limitazioni di sovranità nazionale. Ma fidatevi di me, il problema può essere risolto

E poi due paragrafi tratti dall’intervista che Yanis Varoufakis ha rilasciato a Harry Lambert del New Statesman in un altro articolo di Zero Hedge:

Varoufakis said that Schäuble, Germany’s finance minister and the architect of the deals Greece signed in 2010 and 2012, was “consistent throughout”. “His view was ‘I’m not discussing the programme – this was accepted by the previous [Greek] government and we can’t possibly allow an election to change anything.

“So at that point I said ‘Well perhaps we should simply not hold elections anymore for indebted countries’, and there was no answer. The only interpretation I can give [of their view] is, ‘Yes, that would be a good idea, but it would be difficult. So you either sign on the dotted line or you are out.’”

Varoufakis ha detto che Schäuble, il ministro delle finanze tedesco e fautore degli accordi che la Grecia ha sottoscritto nel 2010 e nel 2012, è stato “pienamente coerente”. Il suo punto di vista era “Non stiamo discutendo il programma – è stato già accettato dal precedente governo e non possiamo consentire che una elezione cambi tutto”. Prosegue Varoufakis “Così, a quel punto ho detto, beh, forse potremmo semplicemente non tenere più le elezioni nei Paesi indebitati, e li non ci fu alcuna risposta. L’unica interpretazione che posso dare del loro principio è «Si, sarebbe una buona idea, ma è complicato. O firmi sulla linea tratteggiata o sei fuori»”

E il cerchio si chiude con  un articolo del Deutsche Wirtschafts Nachrichten del 14 luglio 2015 che si commenta da se

Il sommario

L’umiliazione della Grecia al summit europeo non è stata casuale. Fa parte degli obiettivi a lungo perseguiti da Wolfgang Schäuble: l’UE nella sua forma attuale non è funzionale al disegno germanico. Deve essere costituita una unione politica, ma solo con Paesi selezionati. Si dovrà vedere chi è idoneo per la Germania e chi non lo è. L’uscita della Grecia è comunque prevista. Altri Stati la seguiranno. È tutto pronto. Irrevocabilmente

L’apertura

Schäuble considera se stesso l’architetto della nuova Unione Europea. L’umiliazione della Grecia è frutto di freddo calcolo

E in Italia? Ma non ci rendiamo conto che in Italia stiamo seguendo i “memorandum” Schäuble/Merkel senza il bisogno dell’intervento della troika? Non ci rendiamo conto che lo smantellamento del sistema industriale e produttivo è ormai in stato avanzato? Non ci rendiamo conto che stiamo svendendo i nostri asset strategici?

Eni, ENEL, Finmeccanica sono già andati e con la “Riforma della PA” a firma Madia (mi vengono i brividi solo a scriverlo) si obbliga alle dismissioni. Il che significa svendere, se devi vendere sotto obbligo. E insieme a partecipate obiettivamente inutili (che nessuno comprerà) ci sono asset e infrastrutture, come porti, aeroporti, strade e autostrade! A solo titolo di esempio, la riforma delle Camere di Commercio implica esattamente questo: infrastrutture in vendita!

E con la riforma del Titolo V della Costituzione la svendita è completa. Anche le società acquedotti, trasporti e servizi locali. Sono complottista? E se ve lo dice Saccomanni? (il video)

Questo è il dato. Mi chiedo a cosa siano serviti i morti della Seconda Guerra Mondiale. Non sarebbe stato più coerente e, sopratutto, indolore arrendersi a Hitler?

Mi chiedo se ci sarà mai un risveglio di questo Paese posto sotto morfina mediatica.

Mi chiedo se verrà il momento in cui tutti i nostri governi e governanti collaborazionisti verranno messi sotto processo. Da Prodi a Napolitano passando per Monti, Renzi e tutti gli altri che si sono susseguiti negli ultimi venti anni. Inclusi i parlamentari che ad occhi chiusi e per il supremo amore verso la poltrona hanno reso possibile tutto ciò.

VERGOGNA!

Renzi, poi, ha ormai svenduto pure la dignità. A un incontro ONU ad Addis Abeba, nel suo ormai famigerato inglese (che a dirlo imbarazzantissimo è eufemistico), chiede di scusarlo per il ritardo ma “ha passato la notte a salvare l’Europa” (il video), nonostante in ogni angolo del mondo è noto che all’Eurogruppo, nella “stanza delle torture” c’erano solo Merkel, Hollande, Tusk. Un pagliaccio. Più che una marionetta nelle mani del duo Schäuble/Merkel, Matteo Renzi è il loro buffone di corte.

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1 Il “waterboarding” è una forma di tortura per piegare la volontà dell’«interrogato». La mente del torturato crede di essere prossima la morte per annegamento. La pratica provoca duraturi danni psicologici

Waterboarding